BIPO migliora l'esperienza dei clienti sul proprio sistema di gestione delle risorse umane utilizzando il machine learning su AWS

La piattaforma HRMS di BIPO consente ai dipendenti di svolgere le attività quotidiane delle risorse umane, come la compilazione delle buste paga, la presentazione di richieste di ferie, la presentazione di reclami e la raccolta delle presenze tramite un portale web o mobile. Per migliorare l'esperienza dell'utente, BIPO ha cercato di migliorare il processo di invio dei reclami, che era una delle attività più dispendiose in termini di tempo. I dipendenti in genere devono presentare più richieste ogni mese e il caricamento di ciascuna richiesta può richiedere in media fino a 20 minuti. Complessivamente, in passato ciò poteva comportare fino a 50 ore di perdita di produttività ogni mese. Inoltre, i dipartimenti finanziari impiegavano fino a 100 ore al mese per correggere eventuali errori derivanti da questo processo altamente manuale. 

Nel 2020, BIPO ha registrato tra i propri clienti una crescente tendenza all’adozione di strumenti di rilevamento delle presenze dei dipendenti basato sul riconoscimento facciale. L'azienda aveva quindi valutato la possibilità di integrare i sistemi di rilevazione delle presenze basati sul riconoscimento facciale esistenti sul mercato con la funzione di rilevazione delle presenze del suo sistema HRMS. Tuttavia, i costi erano troppo alti per i clienti. BIPO avrebbe dovuto aiutare i propri clienti ad acquistare dispositivi e server on-premise del costo di almeno 50.000 dollari. 

Nel 2020, BIPO ha integrato Amazon Textract con la sua app mobile HRMS e ha ridotto i tempi di invio delle richieste fino al 50% per ogni ricevuta. Amazon Textract estrae e carica automaticamente il testo stampato sulle ricevute fisiche utilizzando le fotocamere dei dispositivi mobili. La nuova funzionalità ha inoltre ridotto le richieste di rimborso errate fino al 70%. BIPO ha introdotto questa funzionalità nel proprio sistema di gestione delle risorse umane interno e ha consentito ai dipendenti di risparmiare fino a 100 ore al mese per l'invio delle richieste. 

Alla fine del 2021, BIPO ha utilizzato Amazon Rekognition per implementare una funzionalità di rilevazione presenze basata sul riconoscimento facciale al 20% dei costi iniziali stimati. Utilizzando Amazon Rekognition, BIPO ha eliminato la necessità di costosi hardware proprietari e server dedicati. Le aziende dotate di HRMS possono utilizzare i dispositivi esistenti, come i telefoni cellulari o i tablet aziendali dei dipendenti, per rilevare le presenze, il che riduce dell'80% il tempo dedicato a timbrare manualmente. Lo strumento di riconoscimento facciale incorpora anche il rilevamento della vitalità, che impedisce l'acquisizione fraudolenta di presenze tramite video preregistrati.

"Dobbiamo introdurre costantemente funzionalità e soluzioni all'avanguardia per servire meglio i nostri clienti. Con AWS, abbiamo dimezzato il tempo necessario per innovare, creare e implementare queste funzionalità da quattro mesi a due", ha dichiarato Derick Teo, direttore delle soluzioni di conversione al digitale aziendali presso BIPO. 

Utilizzando i servizi IA/ML di AWS, BIPO ha ridotto con successo le inefficienze legate ai costi e alla produttività sulla piattaforma HRMS. 

"I nostri dipendenti generano mensilmente un gran numero di richieste di rimborso. La tecnologia OCR sull'HRMS di BIPO non solo consente loro di caricare i reclami in modo accurato e tempestivo, ma il risparmio di tempo può anche essere reindirizzato ad altre attività di maggior valore all'interno dell'azienda, e questo è stato davvero prezioso per noi", ha affermato Derick Teo.

Guardando al futuro, BIPO estenderà l'elaborazione delle richieste da immagine a testo e la funzionalità di rilevazione delle presenze basata sul riconoscimento facciale a un maggior numero di clienti. Le funzionalità sono state accolte con piacere dai clienti, con un tasso di adozione del 20% dalla loro introduzione.

Oltre alla rilevazione delle presenze, BIPO sta anche cercando di utilizzare la funzione di riconoscimento facciale per altri casi d'uso, come la concessione del controllo degli accessi al personale autorizzato. La maggior parte dei sistemi di controllo degli accessi sul mercato utilizza le impronte digitali o le carte d'identità come metodi di inserimento principali. Tuttavia, tali metodi non sono affidabili perché le impronte digitali cambiano nel tempo e le carte d'identità vengono facilmente smarrite dagli utenti. Un controllo degli accessi basato sul riconoscimento facciale elimina questi problemi, consentendo al contempo ingressi più fluidi e sicuri.

BIPO prevede inoltre di introdurre questi controlli degli accessi basati sul riconoscimento facciale in occasione di riunioni, conferenze, mostre e altri eventi di dimensioni simili.